The Pagani Huayra Tricolore

  • Un omaggio ai 60 anni delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica piĂą numerosa al mondo
  • Un design che celebra in ogni dettaglio l’Aermacchi MB-339A P.A.N.
  • L’applicazione di materiali compositi di ultima generazione per raggiungere il massimo della performance
  • La massima espressione della tecnologia aeronautica applicata ad un’automobile: dai materiali ai processi produttivi
  • Limitata a soli tre esemplari
  • Prezzo base: 5.500.000 € + VAT

 

San Cesario Sul Panaro, 16 Dicembre 2020 – In occasione del 60° anniversario delle Frecce Tricolori, Pagani Automobili è lieta di presentare la Pagani Huayra Tricolore, creata in soli tre esemplari e dedicata alla Pattuglia Acrobatica dell’Aeronautica Militare Italiana.
Il 313° Gruppo di Addestramento Acrobatico – questa la denominazione ufficiale del Reparto dell’Aeronautica Militare nato il 1 marzo 1961 presso la base militare di Rivolto – meglio conosciuto come Pattuglia Acrobatica Nazionale (P.A.N.) o Frecce Tricolori, è erede di una tradizione di acrobazia collettiva tutta italiana che affonda le sue radici nei lontani anni Venti.

Con i loro dieci aerei Aermacchi MB-339A P.A.N., di cui nove in formazione e uno solista, le Frecce Tricolori sono la pattuglia acrobatica tra le più famose al mondo, capace di ammaliare da oltre mezzo secolo una platea internazionale di spettatori attraverso le loro impareggiabili acrobazie aeree, dando prova di una destrezza e di un’abilità di cui solo i migliori piloti sono capaci. Il volo di questi dieci velivoli rappresenta infatti una sintesi di perfezione, rigore ed altissima professionalità, quintessenza dell’unione di gruppo ma anche del senso della bellezza. Con un’unica missione: portare in cielo il tricolore della bandiera italiana.
Nel 2010 Pagani ha voluto rendere omaggio ai 50 anni di questa eccellenza con la presentazione di Zonda Tricolore, una hypercar realizzata in soli tre esemplari, oggi tra i più esclusivi e ricercati modelli di Zonda in circolazione. Nel 2020 le Frecce Tricolori giungono al loro 60° anniversario e Pagani si appresta a celebrare questo rinnovato traguardo aggiungendo un altro tassello ad un mosaico fatto di passione, tradizione e spirito di collaborazione.

“In un anno, il 2020, che ha messo a dura prova il nostro Paese come non mai da lunga data, siamo orgogliosi di poter celebrare un simbolo di unione e di orgoglio nazionale come le Frecce Tricolori, un traguardo che è frutto di un’epoca di valori e di passione, e di un lungo periodo di tempo nel quale uomini e mezzi hanno saputo e dovuto superare se stessi, giorno dopo giorno. Le Frecce rappresentano per tutti noi un esempio di determinazione, una dimostrazione di ciò che il forte desiderio di andare avanti e di superare gli ostacoli può ottenere. Ci auguriamo che Huayra Tricolore possa esserne un degno tributo” Horacio Pagani, Fondatore e Chief Designer di Pagani Automobili
Creata in edizione ultra limitata, Huayra Tricolore evoca le linee inconfondibili dei jet Aermacchi della pattuglia aerea ed unisce in ogni dettaglio scienza aeronautica ed eleganza formale, evolvendo ancora una volta il concetto di vettura ad alte prestazioni.

L’ispirazione: l’Aermacchi MB-339A P.A.N.

Saper volare in gruppo richiede grandi abilità da parte dei piloti, ma soprattutto estrema disciplina e un lungo addestramento. Ancor più di questo, esso implica la capacità di fare squadra in modo eccellente. Nel corso della storia l’acrobazia aerea, dalle iniziali pratiche di addestramento, ha assunto anche il ruolo di dimostrazione delle capacità dei piloti e dei velivoli, delle conoscenze tecnologiche e delle abilità degli uomini che ideavano nuove figure in volo. Lavorare bene ad altissimo livello è oggi l’intima essenza del gruppo acrobatico dell’Aeronautica Militare, la cui squadriglia vola su aerei a reazione capaci di una velocità di 898 km/h sul livello del mare ed in grado di compiere le manovre più estreme del repertorio acrobatico delle Frecce Tricolori, grazie alla loro geniale progettazione. In alcune figure a bassissima velocità, infatti, l’aerodinamica evoluta del MB-339A permette al potente velivolo di non andare mai in arresto ed al suo motore di collaborare anche nelle manovre più complesse e rischiose.

Creare una macchina sicura ed affidabile in ogni condizione è uno degli obiettivi chiave dell’ideazione e dello sviluppo di ogni progetto Pagani e l’estro progettuale di un velivolo come l’MB-339A della P.A.N. ha rappresentato, da questo punto di vista – e non solo – una fonte di ispirazione enorme per la messa a punto di Huayra Tricolore.

A partire da una nuova scocca in materiali compositi avanzati, appositamente progettata e sviluppata per raggiungere nuovi traguardi in termini di leggerezza e performance, fino alla messa a punto di una nuova, più aggiornata versione del potente Pagani V12 e all’applicazione di tecnologie, materiali e processi produttivi di derivazione aeronautica: Huayra Tricolore echeggia in ogni suo aspetto e nel dettaglio più minuto il design inconfondibile degli aerei delle Frecce e ne riprende i concetti di stile, in omaggio al gruppo di volo acrobatico che da 60 anni colora col tricolore i cieli di tutto il mondo.

Stile e aerodinamica

Come in ogni progetto Pagani, in cui ricerca scientifica e cura dei dettagli si fondono con l’obiettivo di rendere forme, superfici e materiali altamente efficienti ma al contempo capaci di ammaliare i sensi, anche in questa nuova hypercar ogni componente esprime il perfetto connubio di forma e funzione, di Arte e Scienza.

Ricca di dettagli stilistici ed aerodinamici, Huayra Tricolore è elegante, estremamente efficace dal punto di vista aerodinamico, ed impetuosa come un fighter-jet.

Uno splitter anteriore più pronunciato e dal profilo aerodinamico completamente nuovo è stato progettato per garantire la massima deportanza, mentre il nuovo paraurti anteriore con estrattori laterali massimizza l’efficienza dell’intercooler ed assicura al potente Pagani V12 un adeguato scambio termico, necessario per raggiungere il massimo delle sue prestazioni. L’efficienza di aspirazione è garantita inoltre dal nuovo airscoop, provvisto di un innovativo sistema di convogliamento dell’aria che consente un flusso ancora maggiore di aria fredda direttamente al motore e richiama nelle linee e nel prolungamento verso l’ala posteriore il linguaggio visivo degli Aermacchi della pattuglia acrobatica. Un nuovo diffusore posteriore, ulteriormente ottimizzato, è stato progettato per massimizzare l’estrazione dell’aria dal sottoscocca, mentre la nuova ala, completamente integrata al cofano posteriore con cui forma un unico componente in fibra di carbonio, consente il perfetto bilanciamento aerodinamico, compensando l’aumento di downforce all’anteriore.

Curato nei minimi particolari, il design di Huayra Tricolore celebra anche nel dettaglio più minuto il prodigio tecnico che è l’Aermacchi MB-339A P.A.N.: è il caso dei supporti che sostengono l’ala posteriore, che nella forma riprendono la pinna di deriva dell’iconico jet e riportano sul lato esterno il numero della vettura, adottando l’inconfondibile lettering utilizzato nella numerazione dei velivoli della pattuglia. In posizione centrale sul cofano anteriore spicca un tubo di Pitot, lo strumento che consente ad ogni velivolo di misurare la velocità macroscopica dell’aria e, dunque, di determinare la condizione aerodinamica dell’aereo, data dalla risultante pressione dinamica: qui un rimando al mondo dell’aviazione ed un tributo agli aerei della flotta delle Frecce.
Ma il richiamo stilistico più diretto ed evidente a questo simbolo di eccellenza nazionale è dato soprattutto dalla livrea esterna, dove il tricolore, come un flusso d’aria impetuoso e travolgente, disegna il laterale della vettura, estendendosi fino ai gruppi ottici posteriori, e si sposa con la caratteristica colorazione blu in carbonio a vista. Dal disegno dei cerchi, ispirato all’elica di una turbina, alle cornici in alluminio anodizzato delle prese d’aria laterali e dei fari anteriori, di ispirazione tipicamente aeronautica e ricavate dal pieno, il tributo alla Pattuglia Acrobatica Nazionale rivive in ogni dettaglio di Huayra Tricolore.

Performance in ogni dettaglio

Huayra Tricolore rappresenta un concentrato di concetti e di tecnologie propriamente aeronautici sviluppati su misura per un’automobile. Il lungo percorso di progettazione e di sviluppo non ha investito soltanto l’estetica della vettura, ma ha comportato anche una minuziosa riconsiderazione di tutto il suo corredo tecnico-ingegneristico, con un’attenzione particolare alla ricerca sulla leggerezza per consentire a Huayra Tricolore di raggiungere la sua massima performance.

Il nuovo telaio realizzato in materiali compositi di ultima generazione, quali Carbo-Titanio HP62 G2 e Carbo-Triax HP62, ha permesso di ottenere un considerevole aumento delle proprietà meccaniche, in termini di rigidezza torsionale e flessionale, garantendo di conseguenza una migliore risposta dinamica della vettura durante la guida e maggiore sicurezza in condizioni critiche.
La geometria del gruppo sospensioni è progettata per trasferire efficacemente a terra tutti gli 840 CV del Pagani V12, riducendo gli effetti di dive e di rollio, rispettivamente in frenata e in inserimento in curva. In combinazione col sistema di ammortizzatori attivi a gestione elettronica, interconnessi con l’aerodinamica attiva per conferire ulteriore stabilità al veicolo, essa garantisce un perfetto bilanciamento dinamico, adattando l’assetto della vettura in relazione alle esigenze di guida.

Huayra Tricolore è alimentata dal nuovo Pagani V12, il motore biturbo sviluppato appositamente da Mercedes-AMG, capace di sprigionare nella sua versione più aggiornata una potenza di 618 kW (840 CV) a 5900 giri/min e 1100 Nm di coppia da 2000 a 5600 giri/min. Tutta la potenza e l’eccezionale reattività del propulsore sono trasferite a terra dal cambio sequenziale a sette rapporti con differenziale elettromeccanico. L’intero sistema di trasmissione è più leggero del 35% rispetto a un cambio a doppia frizione, mentre la struttura trasversale non solo garantisce un significativo risparmio di peso complessivo, ma contribuisce anche a ridurre drasticamente l’effetto di inerzia polare, limitando la tipica tendenza al sovrasterzo che normalmente si riscontra nelle automobili a motore centrale.
L’unità volano-frizione, composta da una frizione tridisco ultra leggera, un differenziale a controllo elettronico e un sistema di giunti tripoide di derivazione racing , consente di ridurre le potenziali perdite per attrito dal cambio alle ruote posteriori, mentre l’intero sistema, più leggero di 4 chili rispetto alle precedenti unità bidisco, assicura un significativo aumento di reattività nei cambi di marcia ad alte prestazioni.

 

Gli interni – La cabina di un Aermacchi MB-339A P.A.N.

 

Fin dall’antichità volare è stata una delle più grandi ambizioni dell’uomo, intimamente legata al desiderio di superare i propri limiti e di spingersi oltre barriere insuperabili. E non sorprende il fatto che ancora oggi siamo fortemente attratti da una macchina straordinariamente complessa come l’aereo, continuando a subirne il fascino anche dopo il nostro primo volo. Tecnologia e prestazioni a parte, c’è una parte dell’aereo che suscita sempre un grande interesse ed è la cabina di pilotaggio: dotata della più sofisticata strumentazione di controllo, essa consente al pilota di usare i suoi sensi e di controllare il velivolo, in un ambiente in cui gli esseri umani non sono naturalmente abituati a vivere. L’abitacolo dell’ Aermacchi MB-339A rappresenta da questo punto di vista un capolavoro di scienza aeronautica e conquista per la sua ingegnosa progettazione, finalizzata a garantire leggerezza, funzionalità e robustezza sotto ogni punto di vista. Gli stessi princìpi che da oltre vent’anni guidano la creazione di ogni auto Pagani.
Anche nella scelta dei materiali e nel design degli interni Huayra Tricolore si ispira profondamente agli aerei della Pattuglia Acrobatica Nazionale e ne ricama l’elogio in ogni dettaglio. I componenti in alluminio sono realizzati a partire da leghe di grado aerospaziale e ricavati dal pieno, prima di essere anodizzati nell’originale nuance blu. Il pomello del cambio, ricavato da un singolo blocco di alluminio e carbonio, viene successivamente fresato attraverso un centro di controllo numerico a cinque assi ed infine lucidato a mano con lo speciale trattamento trasparente.

La ricerca maniacale all’insegna dell’alleggerimento, che contraddistingue da sempre lo studio alla base di ogni progetto dell’Atelier, non ha certo trascurato gli interni della nuova nata, dove ogni elemento è stato curato e ridisegnato con attenzione, come nel caso dei tappetini realizzati in materiali compositi.

Ricchi di dettagli celebrativi, i sedili, con l’esclusiva colorazione bitono in bianco e blu a ricordare l’originale configurazione degli interni di Zonda Tricolore, e gli inserti in pelle a strisce bianche, rosse e verdi, sono un omaggio diretto ai velivoli della pattuglia, con l’inconfondibile emblema delle Frecce cesellato sulla chiusura delle cinture di sicurezza a quattro punti o finemente ricamato sui poggiatesta.
Protagonista indiscusso di questa sinfonia di dettagli estetici e tecnici che è l’abitacolo di Huayra Tricolore, è l’anemometro della console centrale che, attraverso il tubo di Pitot esterno apposto sul cofano anteriore, rileva la velocità dell’aria dandone evidenza agli occupanti con un indicatore dedicato.

 

Limitata a tre soli esemplari

 

Ancora una volta tre creazioni uniche, un’edizione ultra limitata per catturare un altro irripetibile momento nel tempo. In omaggio alle Frecce Tricolori ed ai loro 60 anni di storia, ognuno dei tre esemplari di Huayra Tricolore riporta l’iconica numerazione che definisce i tre principali leader della formazione, generalmente composta da dieci velivoli:

 

Numero 0 – Il Comandante : E’ l’undicesimo membro della pattuglia e dirige il display da terra, nonchĂ© tutte le fasi della pianificazione delle missioni e dell’addestramento;

 

Numero 1 – Il Capo Formazione : Guida la pattuglia durante tutte le manovre acrobatiche. Tramite i suoi comandi viene determinato il ritmo di volo;

 

Numero 10 – Il Solista : Si separa dal gruppo nelle sequenze piĂą spettacolari. Ha il compito di mostrare in volo le elevate prestazioni del velivolo, rispettando i tempi di inserimento tra le figure della formazione.

 

Caratteristiche tecniche

 

MOTORE: Pagani V12 60° 36 valvole 5980 cc bi-turbo, sviluppato specificamente per Pagani da Mercedes AMG
POTENZA: 618 kW (840 CV) a 5900 giri/min
COPPIA: 1100 Nm da 2000 a 5600 giri/min
TRASMISSIONE: Trazione posteriore
CAMBIO: Xtrac AMT trasversale a 7 rapporti con differenziale elettromeccanico
FRENI: Brembo 4 dischi ventilati carbo-ceramici: Anteriori 398×36 mm con pinze monolitiche a 6 pistoni; Posteriori 380×34 mm con pinze monolitiche a 4 pistoni
CERCHI: APP forgiati in lega di alluminio monolitica: Anteriori 20 pollici; Posteriori 21 pollici
PNEUMATICI: Pirelli P Zero Trofeo R: Anteriori 265/30 R20; Posteriori 355/25 R21
SOSPENSIONI: Doppi bracci a triangolo indipendenti forgiati in lega di alluminio, molle elicoidali e ammortizzatori controllati elettronicamente
TELAIO: Monoscocca in Pagani Carbo-Titanium HP62 G2 e Carbo-Triax HP62 con telaietto tubolare anteriore e posteriore in acciaio
PESO A SECCO: 1270 kg